lunedì 13 gennaio 2014


 intervista a lodovica comello

Questo disco potrebbe essere un passo per allontanarti dall’immagine di Francesca?
Sicuramente è un passo avanti. Fare un disco è sempre stato il mio sogno, io voglio fare la cantante; più che volermi allontanare dall’immagine di Francesca, è la realizzazione del mio sogno; sicuramente poi voglio crescere ed evolvere con la mi carriera.

Sei soddisfatta del risultato?
Si molto!

Perché hai scelto di cantare in spagnolo?
Violetta, e anche questo disco, si rivolgono ad un mercato abbastanza ampio: Sud America, Spagna, Italia, ma anche Russia, Polonia e lo spagnolo è la lingua più accessibile perché la maggior parte dei ragazzi che mi seguono parlano spagnolo. Poi pensavo suonasse molto musicale.

Sei co-autrice di alcuni dei brani, che messaggio volevi mandare ai tuoi fan, cosa volevi raccontare?
In Universo abbiamo cercato di trasmettere un messaggio molto positivo, un messaggio di speranza per chi oggi ho un sogno, sia che sia nel mondo dello spettacolo, che in altri campi.  E’ uno spronarli ad andare a avanti, a non mollare, a studiare tanto, a cercare di essere i migliori nel proprio campo. Nella canzone Universo dico “Tutto è possibile” e mi sento molto rappresentata da questo disco, in questa storia, perché mi rivedo con gli spartiti in mano che studiavo al M.A.S. e oggi sto presentando il mio album, quindi volevo raccontare un po’ anche la mia storia
.
Anche nel video di Universo hai deciso di tornare a girarlo al M.A.S., come è stato?
Si è girato interamente al M.A.S. ed è stato allucinante perché io ero li per girare il mio primo video, mentre qualche anno fa ero li per studiare. Fantastico!

C’è una canzone del disco a cui sei emotivamente più legata?
Tutte hanno qualcosa di speciale e di me, ma direi Otro Dia Mas. Mi piace molto a livello musicale e a sorpresa piace anche ai miei fan che mi scrivono sempre: “Che bella Otro Dia Mas!” e io “Braviii!!!”

Nel disco hai fatto molti ringraziamenti carini nel libretto, ad amici e parenti, mi parli del rapporto con i tuoi genitori, con tua sorella e le altre persone che hai citato?
Mamma e papà mi hanno aiutato ad essere qui (ride), il rapporto con Ilaria, mia sorella, è bellissimo; lei mi appoggia in tutto, lei è la mia metà. Poi c’è Loris, suo marito, che prima di essere mio cognato era mio amico, è parte fondamentale del mio percorso; Daniele e Fabio sono il mio manager e il produttore musicale con cui ho fatto questo disco, è stato un progetto faticoso perché io ero in tour, però, ce l’abbiamo fatta e sono molto felice
.

Tu ami i Pink Floyd e Bruce Springsteen, ti piacerebbe in futuro fare un tipo di musica più vicino al loro?
Sicuramente si, mi piacerebbe evolvere. Ci sarà altra musica, mi sono già messa a scrivere per i prossimi progetti. Ho un’immagine di testa che è quella della cantautrice con la chitarra in mano che racconta storie; sono fan di Elisa, ascolto Joni Mitchell e mi piacerebbe arrivare li un giorno.

Farai anche un tour solista?
Il mio tour solista lo stiamo definendo, sappiamo che lo vogliamo fare; sono molto emozionata di esibirmi dal vivo, sarà un’esperienza adrenalinica e non vedo l’ora di iniziare!

Farai una versione di Universo in italiano, magari durante il tour?
Sicuramente! Nella versione deluxe c’è il singolo in italiano in versione piano e voce che è molto carina, però sicuramente una italianata ci sta nel concerto. (ride)

Cosa consiglieresti ai ragazzi che vogliono fare i cantanti?
Di studiare tanto! Penso che mi è servito tanto avere una formazione, ora lavorando non riesco più, ma vorrei tanto riprendere in mano le lezioni e farmi refresh della musica. E’ molto importante e nessuno può dire di essere arrivato, bisogna cercare di perfezionarsi sempre.

Vi piace Universo? Vi piacerebbe vederla in tour?
Tu sei molto amica con i ragazzi del cast di Violetta, in particolare con Alba, glielo hai fatto sentire Universo? Gli ha chiesto dei pareri mentre ci stavi lavorando? 
Si tutti lo hanno ascoltato e gli piace; sono contenta, ma mi fa anche un po’ ridere, perché ho notato che hanno ascoltato la canzone e subito la canticchiavano nei corridoi dei teatri o mentre si truccavano. Questa cosa mi rende molto felice perché vuol dire che gli piace e che è orecchiabile. Tutti sono molto contenti e mi appoggiano.

Se potessi ospitare uno dei tuoi amici di Violetta nel prossimo disco con chi ti piacerebbe duettare?
Credo che duetterei con Jorge Blanco (Leon), ha una voce fantastica, tipo Justin Timberlake; è veramente bravissimo.

Hai fatto la firma copie alla Mondadori e c’erano tantissime persone, te lo aspettavi?
No! Io continuavo a dire: Vedrai che verranno 17 persone! Sono rimasta a bocca aperta, sono molto contenta. Non mi aspettavo così tanta risposta e ne sono molto felice.

Che feedback hai ricevuto dai tuoi fan per quanto riguarda il disco? Differenze tra quelli italiani e quelli sudamericani?
Io dico sempre che noi e i sumeri cani siamo cugini, perché siamo molto simili e calorosi. Fuori dalla Mondadori a Milano cantavano Universo, facevano cori da stadio. Sono davvero speciali! Mi hanno fatto capire che il disco piace, sanno già le parole delle canzoni, mi scrivono molto su Twitter e mi dicono che gli piace.

Chi è il tuo mito? 
Bruce Springsteen! Il Boss è l’idolo di famiglia, l’ho visto 10 volte dal vivo; poi di italiano Elisa, ma l’ho mai incontrato.

Hai fatto da corista nei tour di Laura Esqueivel e Brenda Asnicar de Il Mondo di Patty prima di fare Violetta, pensi che queste due esperienze ti hanno aiutato ad affrontare Violetta – Il Concerto?
Si assolutamente! Quello de Il Mondo di Patty è stato molto lungo, con un sacco di tappe, quindi quando ho iniziato quello di Violetta era già preparata a dovermi esibire e poi partire subito, ai tanti spostamenti. Vedere Laura è davvero un esempio, è una ragazza molto umile, tranquilla, molto talentuosa e la stimo e ammiro molto. Si ispiro a lei perché la vedo fresca, con i piedi per terra, con voglia di imparare, è davvero un esempio.

Hai più sentito Brenda e Laura da quando sei andata in Argentina?
Si, si! Mi hanno fatto un sacco di complimenti. Laura l’ho incontrata due mesi fa che sono andata a vedere il suo musical, sta facendo la Famiglia Adams ed è bravissima; Brenda, invece, è tanto che non la vedo perché lei è in Colombia per una nuova serie, ma ci siamo sentite.
 

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